I migliori siti archeologici in Sardegna

In qualunque stagione si organizzi un viaggio in Sardegna, tra i posti da visitare non può mancare un sito preistorico. Tra le rovine dell’entroterra e le spettacolari città puniche della costa, i parchi archeologici in Sardegna vantano panorami e strutture diverse e affascinanti.

Sia che voglia esplorare l’architettura antica o la complessa e evoluta civiltà nuragica, senza dimenticare i successivi insediamenti punici, fenici e romani, questi siti sono tra le cose più interessanti da vedere in Sardegna.

Siti archeologici in Sardegna da non perdere

Nora Zona Archeologica, Pula (CA)

La zona archeologica di Nora vicino a Pula in provincia di Cagliari mostra le rovine di un’antica città punico-romana. Oltre ai resti, alle imponenti colonne e ai bellissimi mosaici romani, quello che rende una visita a Nora indimenticabile è anche il panorama sul mare vicinissimo. Vale la pena includere il sito in un itinerario di anche solo 10 giorni in Sardegna.

Per arrivare a Nora da Pula o da Cagliari, infatti, prima si passa la spiaggia omonima, stupenda, che merita almeno un bagno.

Si può scegliere tra la visita guidata (6 euro) che dura un’ora oppure la visita individuale autonoma (5 euro) che dura circa 30/40 minuti seguendo il percorso indicato dai numeri nei cartelli. Se scegli la visita individuale, scarica la app Norapp così puoi ascoltare le spiegazioni delle varie aree come le terme, il Foro romano risalente tra il 40 e il 20 a.C., i più antichi insediamenti di età fenicia, il teatro romano e vari edifici che fungevano da abitazioni o botteghe. Non mancano ovviamente luoghi di culto tra cui un tempio romano, il luogo di culto punico alla dea della fecondità Tanit e anche un’antica basilica cristiana.

Immagine: Nora zona archeologica a Pula, Sardegna

Nuraghe Santu Antine, Torralba (SS)

Il nuraghe Santu Antine vicino a Torralba è uno dei meglio conservati in Sardegna. Una volta acquistato il biglietto puoi scegliere se visitarlo da solo oppure unirti alla guida del posto. Consiglio la seconda opzione perché arricchisce moltissimo la conoscenza degli scavi.

Il nuraghe è molto interessante e la visita, sia individuale che guidata, include tutti i piani fino all’ultimo dove hai un panorama sull’intera zona. Molto probabilmente, questo era un nuraghe con funzione sociale per l’amministrazione del villaggio locale, quindi si vedono le diverse stanze preposte a tale scopo.

Vicinissimo al nuraghe c’è una chicca per gli appassionati di storia e archeologia, la serie di necropoli e le domus de janas affrescate di Sant’Andrea Friu. Se sei in zona per l’ora di pranzo o se cerchi anche dove pernottare, consiglio l’ottimo agriturismo Sas Abbilas.

Immagine: Nuraghe Santu Antine a Torralba

Tharros, Cabras (OR)

Forse leggermente più piccola di Nora, anche Tharros, nella parte meridionale della penisola del Sinis in provincia di Oristano è uno dei siti archeologici della Sardegna più spettacolari.

Fondata tra l’ottavo e il nono secolo a.C. dai fenici, si pensa che l’area fosse già frequentata in età nuragica. Tharros è stata fondata in un periodo di grande attività marittima, coloniale e commerciale nel Mediterraneo. Gli scavi mostrano zone come necropoli, numerose aree sacre e votive puniche come il tipico santuario a cielo aperto tofet, diversi edifici di età romana.

Visitando le varie zone, è possibile rendersi conto delle diverse epoche, colonizzazioni e civiltà che hanno attraversato l’isola, dalla fenicia alla cartaginese alla romana. All’entrata hai anche la possibilità di salire in cima alla torre di San Giovanni, una salita non troppo faticosa da cui puoi ammirare un panorama bellissimo sulla penisola del Sinis.

Per visitare Tharros occorre prenotare chiamando il numero +39 0783 370019. Si può acquistare il biglietto solo per gli scavi o combinato che include l’interessantissimo museo di Cabras, uno dei paesi da visitare in Sardegna, dove sono esposti i giganti di Monte e’ Prama.

Immagine: Tharros sito archeologico in Sardegna

Pozzo Sacro di Santa Cristina, Paulilatino (OR)

Situato nella provincia di Oristano vicino ai centri abitati di Paulilatino, Ghilarza e Abbasanta, il parco del pozzo sacro di Santa Cristina è uno dei siti archeologici più affascinanti della Sardegna.

Un bellissimo museo a cielo aperto, qui puoi visitare sia il pozzo sia il parco archeologico tutto intorno che comprende il villaggio nuragico e anche il villaggio cristiano con i tipici “muristenes”, piccole case di pellegrinaggio dove i fedeli passano le novene. Questo di Santa Cristina nel centro Sardegna è un tempio a pozzo di età nuragica per il culto dell’acqua conservato benissimo nel corso dei millenni.

Costruito circa 3500 anni fa, vanta una tecnica costruttiva perfetta che rispetta un calendario preciso. Ogni settembre dal 21 al 23 a mezzogiorno, e ogni marzo dal 18 al 21 alle 11.00, giorni degli equinozi, il sole illumina perfettamente il fondo del pozzo. Mentre ogni 18 anni circa, in occasione del lunistizio maggiore, la luce della luna raggiunge lo specchio d’acqua riflettendosi perpendicolarmente attraverso il foro del pozzo. Decisamente da includere nel tuo itinerario in Sardegna se sei un amante di storia, architettura e misteri.

Il sito è aperto tutto l’anno dalla mattina al tramonto e i biglietti (tariffa intera adulto 7 euro) possono essere acquistati nella biglietteria all’entrata.

Immagine: Pozzo sacro di Santa Cristina parco archeologico in Sardegna

Su Nuraxi, Barumini (SU)

Anche Su Nuraxi di Barumini nel Medio Campidano è un parco archeologico molto importante per la conoscenza della Sardegna nuragica. Il complesso è costituito da un ampio nuraghe costruito a partire dal quindicesimo secolo avanti Cristo e da un vasto villaggio tutto intorno sviluppatosi nel corso dei secoli.

Gli scavi sono stati portati avanti dal famoso archeologo sardo Giovanni Lilliu dagli anni ’40/’50 e nel 1997 è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

Il territorio degli scavi è molto vasto e continua a crescere con nuove scoperte, come quella recente di un altro nuraghe su cui era stata costruita una casa aragonese intorno al sedicesimo secolo. Tutta la provincia è molto ricca di resti nuragici, solo nel territorio di Barumini sono stati censiti una trentina di nuraghi.

Nuraghe Losa, Abbasanta (OR)

Situato nel territorio del Guilcer vicino ai paesi di Abbasanta e Ghilarza, il nuraghe Losa risale tra il 1500 e il 2000 avanti Cristo. Oltre al nuraghe principale, questo sito archeologico della Sardegna centrale comprende anche abitazioni sia nelle immediate vicinanze sia ai margini dell’antico villaggio.

Nella visita si possono vedere anche costruzioni risalenti a periodi successivi e che testimoniano la lunga vita del nuraghe e la storia tutto intorno.

Il parco archeologico è aperto tutti i giorni dalle 9 a un’ora prima del tramonto e il biglietto intero costa 5 euro. Per arrivarci, bisogna prendere la SS 131 Carlo Felice e uscire allo svincolo per Abbasanta, Località Losa.

Immagine: Nuraghe Losa ad Abbasanta in Sardegna

Nuraghe Mannu, Dorgali (NU)

Il sito archeologico del Nuraghe Mannu è un complesso nuragico con una spettacolare vista mare sul Golfo di Orosei. La posizione sulla costa a 200 metri dal livello del mare è stata scelta per ovvie funzioni difensive vista la ricchezza delle barriere naturali e anche per ragioni economiche di traffici commerciali.

Gli scavi hanno portato alla luce la lunga sovrapposizione di civiltà dalla nuragica alla romana. Sono infatti stati rilevati sia abitazioni e edifici risalenti a epoche diverse, sia cocci di tetti e strumenti come tegami, tazze, macine.

Il biglietto intero per adulti costa 3 euro e l’orario di apertura va dalle 9 alle 18 (in aprile e ottobre), 19 (maggio, giugno e settembre) o 20 (luglio e agosto), con una pausa dalle 12 alle 15 (in aprile e ottobre), alle 16 (maggio, giugno e settembre) o alle 17 (luglio e agosto).

Immagine: Nuraghe Mannu a Cala Gonone, Dorgali, Sardegna

Terme Romane di Forum Traiani, Fordongianus (OR)

Situate nel paesino di Fordongianus nel centro Sardegna sulla riva sinistra del fiume Tirso, le terme romane dell’importante insediamento di Forum Traiani sono una tappa obbligata per gli amanti di storia, arte e architettura.

I complessi bagni termali erano collocati vicino all’insediamento romano di Forum Traiani, uno dei più importanti centri commerciali della zona in epoca antica. Dalle sorgenti usate nei bagni termali l’acqua dalle proprietà terapeutiche sgorga alla temperatura di 54 gradi.

Il sito mostra i diversi ambienti termali romani, incluse la natatio, ampia piscina rettangolare, e le aree del percorso curativo frigidarium, tepidarium e calidarium.

Le terme sono aperte e visitabili tutti i giorni. Se si desidera prenotare una visita guidata è meglio contattare il numero 078360157 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@forumtraiani.it.

Immagine: Terme romane di Forum Traiani a Fordongianus, Sardegna

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