Riconosciuto da molti storici come uno dei nuraghi meglio conservati, il parco di Santu Antine a Torralba è sicuramente uno dei più importanti siti archeologici da visitare in Sardegna situato nel territorio del Logudoro nella parte nord-occidentale dell’isola.
Nuraghe Santu Antine: Storia e Cosa si Può Visitare

Risalente a circa il XV secolo a.C., il complesso nuragico di Santu Antine segna il culmine dell’architettura sviluppata dall’antica civiltà sarda. Quello che possiamo vedere e visitare oggi è la torre centrale (mastio), mentre quello che resta del villaggio tutto intorno è stato messo in luce dagli scavi solo parzialmente. La struttura principale del complesso visibile anche dalla strada di fronte in origine misurava più di 25 metri in altezza ed era circondata da tre torri laterali che si distanziavano di circa 42 metri.
Una volta acquistato il biglietto, si può visitare il nuraghe da soli oppure unirsi alla visita guidata organizzata dalla stessa associazione che cura il nuraghe. Consiglio vivamente di unirsi alla visita di gruppo in quanto solo così si può veramente capire non solo le tecniche di architettura e ingegneria usate migliaia di anni fa ma anche il tessuto politico e sociale dell’antica comunità insediatasi nella zona.
Questa era quella che viene definita la Valle dei Nuraghi, conosciuta anche con il nome di Cabu Abbas, per la presenza di diverse costruzioni tra cui una trentina di torri e una decina di tombe dei giganti, le antiche tombe dell’isola, in quasi 40 km quadrati, tutti complessi con relazioni politiche e sociali con questo principale. Sembrerebbe, infatti, che il nuraghe Santu Antine fosse la sede, o addirittura la residenza, del capo del villaggio dove probabilmente si tenevano importanti riunioni che riguardavano l’intera comunità.

Cosa vedi durante la visita
La visita ovviamente inizia dal complesso più esterno, quindi potrai vedere anche i resti delle capanne che in parte sono andate distrutte, in parte modificate nel corso dei secoli anche dai Romani insediatisi nella zona, e in parte non sono ancora state scavate. Sembrerebbe che l’insediamento nuragico originario fosse almeno dieci volte quello che possiamo visitare grazie agli scavi.
Superato il perimetro esterno, puoi entrare nel complesso principale, quindi anche all’interno del cortile che circonda il nuraghe, e da qui nel nuraghe stesso composto da blocchi basaltici murati a secco imponenti alla base e sempre più piccoli man mano che si sale. Una volta entrati, la guida porta i turisti nei diversi ambienti spiegandone le funzioni, l’ingegno architettonico, persino le tecniche di colorazione delle pareti.

Al pianterreno ci sono diverse stanze, inclusa quella principale per le riunioni della comunità, quelle addette alla conservazione delle derrate alimentari e i pozzi. Per fortuna si può salire fino in cima tramite le scale elicoidali che a tratti possono essere scivolose quindi chi ha problemi di deambulazione e anche chi soffre di vertigini forse è meglio che eviti.
Lungo l’intero nuraghe si possono notare le misure regolari e perfettamente simmetriche, probabilmente per lasciare degli spazi vuoti tra le murature, e un elaborato sistema di accessi (ben 7) per raggiungere i piani più alti, sia il primo che il secondo, e di ingressi che collegano il nuraghe principale con le tre torri tramite corridoi appositi. Le varie camere presentano una copertura a tholos, una specie di cupola.
Chi ha tempo può visitare anche l’interessante Museo Civico della Valle dei Nuraghi a Torralba (Via Carlo Felice 143) per vedere i reperti trovati durante i vari scavi avvenuti negli ultimi decenni.

Cosa vedere nei dintorni
Una gemma da non perdere è la bellissima necropoli di Sant’Andrea Priu con un sistema di diverse domus de janas, tombe scavate nella pietra, una delle quali è affrescata e tenuta benissimo.
Anche qui consiglio di aspettare l’inizio della visita guidata inclusa nel biglietto. Da soli si possono visitare le tombe ma l’esperienza con un esperto che arricchisce con le sue spiegazioni è sicuramente superiore.

Dove mangiare
Dal nuraghe si raggiunge facilmente Torralba dove ci sono diversi ristoranti e, un po’ più lontano, anche la zona di Bonorva. Tutto intorno si vedono cartelli che pubblicizzano gli agriturismi del territorio e noi siamo stati attirati da Sas Abbilas proprio vicino a Bonorva. Ci siamo arrivati senza neanche prenotare e abbiamo fatto un pranzo buonissimo di piatti locali fatti in casa incluso Su Zichi, il primo piatto fatto con pane e funghi del posto (antunna), una serie di antipasti e arrosto come secondo. Il tutto circondati da una natura verdissima e un ruscello di acqua fresca e pulita.
Noi siamo stati fortunati ma se pensate di andare a Sas Abbilas consiglio comunque di chiamare per prenotare e chiedere se sono aperti. Tra l’altro, sulla strada per arrivare a Sas Abbilas trovate la necropoli di Sant’Andrea Priu, quindi se siete interessati anche a questo sito archeologico, saranno due attrazioni con una fava!

Informazioni pratiche per visitare il nuraghe Santu Antine
Indirizzo. Il nuraghe si trova a 4km a sud da Torralba.
Come arrivare. Da Olbia: Prendi la Strada Statale 597/E840 “Sassari/Olbia” con direzione Sassari e segui le indicazioni per la SS131, uscita per SS131/Cagliari/Mores/Chilivani. Prosegui sino al bivio SS131/E25 con direzione Cagliari e prendi l’uscita per Torralba – Thiesi – Cheremule al km 173,100. Dopo il bivio prosegui a destra e prendi la Statale 131bis per 1,5km. Da Cagliari: Prendi la Statale 131 “Carlo Felice” in direzione Sassari fino al km 173,500, imbocca l’uscita per Torralba – Thiesi – Cheremule e allo svincolo vai a sinistra per prendere la Statale 131bis per circa 1km. Da Sassari: Questo è il tragitto più vicino, il nuraghe si raggiunge in meno di mezz’ora. Prendi la Statale 131 “Carlo Felice” direzione Cagliari fino al km 173,100 e imbocca l’uscita per Torralba – Thiesi – Cheremule. Al bivio prosegui a destra per la Strada Statale 131bis e dopo circa 1,5km sei arrivato.
Costo del biglietto. 8€ e include anche l’entrata al Museo della Valle dei Nuraghi a Torralba.
Sito ufficiale. www.nuraghesantuantine.it